Strumenti compensativi e misure dispensative

dislessia – disgrafia – disortografia – discalculia

Strumenti compensativi e misure dispensative – dislessia e altri DSA

Strumenti compensativi e misure dispensative – definizioni

L’art. 5 punto 2 comma b della Legge 170/2010 prescrive che gli studenti con DSA hanno diritto a

b) l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere;

Il MIUR poi specifica nel suo sito:

Cosa sono gli strumenti compensativi per gli alunni con DSA? 
Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Fra i più noti indichiamo:
1) la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;
2) il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
3) i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;
4) la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
5) altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.
Tali strumenti sollevano l’alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo. L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti – anche sulla base delle indicazioni del referente di istituto – avranno cura di sostenerne l’uso da parte di alunni e studenti con DSA.

Quali sono le misure dispensative per gli alunni con DSA?
Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. Per esempio, non è utile far leggere a un alunno con dislessia un lungo brano, in quanto l’esercizio, per via del disturbo, non migliora la sua prestazione nella lettura. Rientrano tra le misure dispensative altresì le interrogazioni programmate, l’uso del vocabolario, poter svolgere una prova su un contenuto comunque disciplinarmente significativo, ma ridotto o tempi più lunghi per le verifiche. L’adozione delle misure dispensative, dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste, in modo tale da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dell’alunno o dello studente in questione.

fonte: https://www.miur.gov.it/dsa

Quali strumenti compensativi e quali misure dispensative? Il caso delle Mappe

Attenzione: gli strumenti compensativi non vanno inseriti per forza, sono un diritto, non un dovere. Inoltre, non vanno inseriti a pioggia in modo indiscriminato. Ogni bambino, in funzione del suo profilo di funzionamento, potrebbe trovare più o meno utili l’utilizzo di alcuni strumenti. Lo specialista nella diagnosi, dovrebbe inserire in modo specifico quali strumenti adottare a livello didattico per compensare in modo adeguato e mirato le difficoltà del bambino. Prendiamo ad esempio il caso delle mappe: le mappe concettuali non sono sempre un buon strumento compensativo! Una panoramica molto efficace ed interessante sull’uso delle mappe nei casi di DSA la si può trovare nella seguente presentazione del Prof. Flavio Fogarolo, uno tra gli esperti più noti a livello nazionale:

http://www.flaviofogarolo.it/wp-content/uploads/2014/11/Mappe-e-metodo-di-studio_novembre2014.pdf

 

Richiedi un appuntamento in studio a Trento o Milano, o scegli una consulenza online!

Per avere un appuntamento in studio con i nostri esperti in DSA a Trento e Milano. Se vuoi puoi chiedere anche una consulenza online.

Contattaci senza impegno, ti risponderemo prima possibile!

Scrivici su WhatsApp!